A. P. mi scrive dicendomi tra l'altro:
Mi sto appassionando a questo argomento e cercherei di approfondire
anche l' aspetto psicologico che mi sembra particolarmente importante...
Pubblico la mia risposta dal momento che in altre occasioni giochi di taglia-incolla m'hanno fatto dire qualcosa di totalmente diverso da ciò che ho detto e penso:
A me interessa approfondire l'aspetto, che riduttivamente può
essere chiamato "psicologico", di cui ho iniziato a parlare nei post
@mangiareunidea e a cui ho dedicato i "capitoletti" de "Il grande libro
delle ricette dei gruppi sanguigni".
La sola ragione per cui ho accettato di scrivere il libro è per cominciare a parlare di quell'aspetto.
Non
mi interessa affatto quell'altro aspetto che può esser chiamato
psicologico, quello che comincia col cercare caratteristiche
caratteriali ed emotive associate al gruppo sanguigno e può portare, come
già accade in Giappone, a far diventare il gruppo sanguigno uno degli elementi che
vengono presi in considerazione per decidere chi assumere o con chi
stringere rapporti sociali e affettivi .
Ovvero non m'interessa e trovo
dannoso dar corda a ciò che può portare a forme di discriminazione se non
addirittura razzismo genetico!
Nessuno è solo quel che viene definito dalle sue
caratteristiche fisiche.
Provo tenerezza e pena profonda per chi si
considera così poco.
Marilena
2 commenti:
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Mi è ancor più spiaciuto trovare un commento con pubblicità sotto ad un post come questo.
Se accadrà nuovamente oltre alla segnalazione a Google di chi ha mandato il commento come indirizzo da bloccare per invio di spam, dovrò purtroppo subordinare alla mia approvazione la pubblicazione tutti i commenti.
Spero che commenti come quello appena eliminato non si ripetano.
Grazie.
Marilena
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